Deciso il programma delle azioni di protesta

L’assemblea dei dipendenti il 21 aprile 2017 ha votato all'unanimità lo stato di agitazione e le azioni di protesta da attuare verso la Provincia che ha chiuso ogni relazione sindacale e continua ad agire unilateralmente malgrado le richieste dei lavoratori e i crescenti problemi dei servizi ai cittadini.

Mentre i dipendenti non ricevono il salario accessorio dal 2013, la Provincia approva con delibera presidenziale n°35 del 07.03.2017

Il contratto ai dirigenti assegnando un premio di € 303.000 per il solo anno 2016 ai 2 dirigenti restanti e per 5 mesi di lavoro a due dirigenti ora in pensione con media di ben oltre 100.000 euro annui a testa.

Ogni cittadino invece può verificare giornalmente il lavoro dei cantonieri e dei tecnici sulle nostre strade, degli uffici scolastici e dell’ambiente, della rete bibliotecaria, della vigilanza faunistica e della protezione civile, dei centri di formazione professionale e degli operatori dei centri per l’impiego, personale,  quest’ultimo, che opera in condizioni di disagio anche fisico dovuto alla scarsità di personale fronte a carichi di lavoro sempre crescente vista la situazione di crisi del mondo del lavoro.

A ciò si aggiunge la totale mancanza di informazione e confronto sul futuro dell’Agenzia Formativa, struttura che garantisce l’obbligo formativo alle fasce più deboli della nostra provincia e che quindi deve essere certo e solido. Ad oggi non sono chiare le basi della sostenibilità di questa azienda che pare poggiare solo su entrare legate a doti scuola e sovvenzioni provinciali, senza cespiti immobiliari propri e quindi con poche garanzie per il futuro dei dipendenti che vi transiterebbero.

Tutto quanto sopra, unito all’autosospensione del consigliere delegato al personale, cui va la nostra piena solidarietà, ed alla mancanza di trasparenza nelle decisioni adottate, evidenzia l’assenza di una chiara linea politica di gestione dell’Ente che danneggia i servizi al cittadino che sono il fine ultimo, oltreché l’orgoglio, di tutti gli operatori della Provincia.

Per questi motivi l’assemblea ha votato lo stato di agitazione di tutto il personale e a richiedere un incontro urgente con il Prefetto al fine di riaprire realmente il tavolo sindacale.

Il Prefetto ha convocato le parti il 15 maggio 2017.